MEDITARE CON LE LETTERE EBRAICHE


          Guardiamo le lettere, le osserviamo, le visualizziamo davanti a noi come se fossero oggetti veri e propri. Poi le incidiamo e scolpiamo nell'interiorità della nostra consapevolezza, e le portiamo su, fino alla ghiandola pineale, al cui interno le poniamo, perché sono tesori preziosi. 





L'argomento Cabalà e Meditazione è ricco e vasto. Eccone una breve presentazione

LA MEDITAZIONE SECONDO LA CABALÀ

 

          La meditazione è un’attività della consapevolezza volta a ricercare il centro stesso dell’essere umano, il suo punto più profondo e interiore. Questo punto, pur essendo di per sé in una condizione di pace e silenzio, di tranquillità e completezza, è l’origine di ogni moto dell’animo, è la sorgente di ogni parola ed azione.


        È qui che le parti componenti i vari livelli dell’anima si uniscono, e che la luce della consapevolezza può salire e scendere lungo la scala dell’esistenza. È qui che l’anima umana conserva il seme del segreto della sua immagine e somiglianza con D-o, dove essa è letteralmente ”incollata” all’anima divina, tramite un’invisibile cordone ombelicale.

 

        Il centro in questione è il "motore immobile dell’anima, l’Ente che genera il movimento pur rimanendo al di là di esso, l’asse intorno a cui girano tutti i pensieri e le emozioni umane. È un luogo di silenzio e di tranquillità, dove parole e concetti cessano di avere l’importanza tirannica che hanno nel quotidiano.

 

       La Cabalà trasmette molti efficaci insegnamenti su come praticare la meditazione, sul come arrivare ai vertici dei benefici che essa può dare. I suoni che guidano questa ascesa sono principalmente i più importanti Nomi di Dio rivelati dalla Torà. Le forme sulle quali contemplare sono quelle delle lettere ebraiche.

 

        La meditazione cabalistica ci guida verso l’unione degli opposti, la voce e il silenzio. Non si pensi che tali pratiche meditative siano semplici copie delle ben più note tecniche orientali. Piuttosto, lo scopo è di contattare il Chashmal, l’energia del vuoto.

ח ש מ ל


Pur se tradotto “elettro”, Chashmal significa: “simultaneità di silenzio e parola”. Questo è il senso profondo di una istruzione contenuta nel più antico libro di Cabalà, il Libro della Formazione:

 

”Trattieni la bocca dal parlare e il cuore dal riflettere, e se la bocca si precipita a parlare e il cuore a riflettere,
torna allo stato descritto dal verso: 
E le creature correvano e ritornavano
(Ezechiele. 1,14)”.


 


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